
Il rilevatore di fughe di gas è un dispositivo molto importante per le abitazioni, specialmente in situazioni particolari.
Il suo scopo è quello di rilevare la presenza di gas all’interno degli ambienti, e se questa supera una certa soglia il rilevatore ci avverte, permettendoci di prendere le precauzioni più importanti (come contattare i vigili del fuoco, nelle situazioni più gravi).
E’ utile in caso di impianti molto datati, in caso di presenza di anziani che potrebbero lasciare aperta la valvola del gas della cucina, in caso di utilizzo delle vecchie bombole, o semplicemente per una questione di sicurezza personale, poiché una fuga di gas potrebbe essere pericolosissima per l’abitazione e per le persone che vivono al suo interno.
Il rilevatore di gas: come funziona?
Il rilevatore di gas non è altro che una cassetta, solitamente in plastica, che comunica con l’aria all’interno della stanza ed è in grado di analizzarla costantemente, rilevando la concentrazione di gas (solitamente GPL e Metano) nell’aria. Qualora la quantità superasse il limite soglia, il rilevatore si attiverà con un segnale acustico molto potente e una spia luminosa ad avvertire del pericolo. Se l’impianto è dotto di elettrovalvola sull’impianto di adduzione gas, il sensore gas può in caso di allarme far chiudere quest’ultima e bloccare il flusso di gas nell’ambiente.
Come installare un rilevatore di fughe di gas?
L’installazione del rilevatore può essere effettuata in due modi: tramite impianto, quindi con l’installazione professionale, oppure con il fai-da-te.
Per la soluzioni di lunga durata, l’impianto è la soluzione migliore, soprattutto perché il rilevatore collegato alla corrente avrà una durata molto lunga nel corso del tempo, molto più lunga rispetto alle batterie dei rilevatori isolati.
Il tecnico sceglierà anche la posizione minore per l’installazione, tenuto conto della disposizione della casa, delle finestre, delle prese d’aria, di eventuali impianti di ventilazione; è importante che il rilevatore sia installato nella posizione in cui il gas arriva in maggior quantità, in modo che una concentrazione alta in quel punto faccia scattare il rilevatore anche quando ancora non c’è un reale pericolo per le persone.
Il rilevatore collegato all’impianto è obbligatorio?
Il rilevatore di gas ad oggi non è obbligatorio, in generale, mentre ad essere obbligatorio a causa del DM 37/2008 è la conformità dell’impianto del gas, quello che risolve il problema a monte (impedendo che ci possano essere delle fughe di gas).
La dichiarazione di conformità deve essere rilasciata da un tecnico installatore abilitato, che generalmente si occupa anche, su richiesta, dell’installazione del rilevatore di fughe di gas.
La dichiarazione di conformità rilasciata dal tecnico non riguarda il rilevatore, ma riguarfa le tubazioni, gli apparecchi utilizzatori, i materiali con cui sono è stato realizzato l’impianto, la possibilità di ispezionare le tubazioni per verificarne la conformità nel corso del tempo.
Per cui la dichiarazione di conformità dell’impianto del gas è ad oggi obbligatoria, mentre il rilevatore di fughe non lo è; tuttavia per l’installazione duratura è consigliabile farlo installare al tecnico specializzato in fase di ispezione o di manutenzione dell’intero impianto o della caldaia.
I rilevatori e l’impianto di allarme
Una possibilità interessante per chi ha un impianto antifurto domestico è quella di poter installare il rilevatore di gas non come componente esterno dell’impianto elettrico, bensì come parte dell’impianto antifurto.
Sono ormai diversi i produttori che permettono di collegare alla centralina dell’antifurto.
Il vantaggio di questo sistema è molto importante: mentre i rilevatori classici ci avvertono emettendo un suono, che possiamo sentire (ovviamente) solo se siamo in casa, un impianto antifurto può agire nello stesso modo in cui agisce con i ladri anche con le fughe di gas.
In particolare, i vantaggi di questa soluzione possono essere vari:
- L’impianto antifurto può suonare avvertendo il vicinato oltre che noi stessi, ma può anche essere collegato alla centrale operativa, avvertendo così di un pericolo per la nostra abitazione e per quelle adiacenti. Gli impianti antifurto classici mettono tutti a disposizione queste possibilità.
- L’impianto può essere collegato ad un sistema Internet of Things che ci permette di conoscere, tramite la centralina, la natura del problema semplicemente grazie al nostro smartphone. Il sistema ci invia la notifica, esattamente come notificherebbe l’apertura di una finestra, ma noi possiamo sapere che il problema non è un ladro, bensì che quando arriviamo a casa dobbiamo prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare che la fuga di gas rilevata possa danneggiare l’abitazione.
Per chi, infine, non avesse un impianto antifurto tradizionale è possibile affidarsi ai rilevatori IoT, particolari dispositivi alimentati a pile (a differenza dei rilevatori tradizionali) che si possono installare in casa e che permettono di essere avvertiti in caso di fughe di gas.
Sono connessi ad internet per conto proprio, e inviano una notifica su smartphone ogni volta che c’è un problema oppure quando le batterie stanno per esaurirsi e il rilevatore potrebbe non funzionare più. Questa soluzione non è indicata per alcune situazioni (pensiamo alle persone anziane), ma può essere utile per chi passa molto tempo fuori casa e ha dimestichezza con l’utilizzo della tecnologia.
Non dimenticare le aperture di aerazione
Chiaramente, sebbene, come abbiamo appena detto, la presenza di rilevatori di gas anche in ambienti domestici possa rivelarsi decisamente utile, è meglio tenere a mente che, ancor prima di deciderne di installarne uno, bisogna assicurarsi che i locali come le cucine in cui solitamente sono presenti apparecchi con bruciatori siano dotati di adeguati fori di areazione e di ventilazione. Questi, infatti, forniscono una prima protezione di tipo passivo e nella maggior parte dei casi sono sufficienti a scongiurare il verificarsi di pericolosi incidenti domestici dovuti alla presenza di gas.
Buongiorno…. qui non viene specificato se col metano cittadino il sensore va installato in alto o in basso. In altri termini, il metano tende ad accumularsi in basso o è più leggero della’aria e tende ad accumularsi in alto?
Grazie
Il metano è più leggero, quindi il rivelatore va messo in alto.
Con un impianto GPL dove è consigliabile istallare il sensore?
Grazie!
Il GPL è un gas pesante, quindi in basso.