Preventivo impianto antifurto: consigli e soluzioni

Installatore impianto allarme antifurto

Il primo passo per proteggere la propria casa o la propria azienda dagli intrusi è installare un impianto antintrusione (nel linguaggio comune chiamato anche impianto antifurto o impianto di allarme) . Presa la decisione la regola generale è quella di farsi fare un preventivo, anzi meglio se più di uno.

Perchè è buona norma far realizzare dei preventivi a più interlocutori?
Di modo che si riesca ad avere un parametro di confronto che, oltre a far competere i fornitori potenziali, mette in luce caratteristiche diverse del futuro impianto di antifurto che verrà installato (ogni installatore proporrà marche e soluzioni impiantistiche diverse).

Quello che ha la predisposizione a fornire un livello qualitativo superiore emergerà con maggiori dovizie di particolari, rispetto magari a quelli che per ottenere il lavoro omettono qualche articolo, oppure lo inseriscono di scarsa qualità.

Ok, ma come detto prima è possibile che a più preventivi corrispondano più soluzioni: come valutare la migliore offerta per l’installazione di un impianto antifurto?

Vediamo allora cosa deve contenere un buon preventivo e come valutare le singole voci.

1. Capire di cosa si ha di bisogno ed individuare le ditte

Prima di chiamare un installatore e fornitore dell’impianto di allarme, occorre capire quali siano i punti da proteggere e se l’impianto dovrà funzionare quando simo in casa (ad esempio la notte mentre si dorme).

Una volta con le idee chiare può iniziare la ricerca della ditta abilitata e richiedere i preventivi: ma cos’è una ditta abilitata?

Una ditta installatrice o un installatore con ditta individuale che abbia i requisiti tecnico-professionali richiesti dal DM 37/08, ditta che ad impianto ultimato rilascerà la dichiarazione di conformità alla regola d’arte.

Come capire se la ditta è abilitata?
Chiedendo una copia del camerale, cioè il certificato che oltre ad contenere i dati della ditta contiene le indicazioni su quali tipologie di impianti essa può operare.

Individuate le ditte, si richiede alle stese di fare un sopralluogo per poi ottenere il preventivo. La fase di sopralluogo è importante, perchè vi darà la prima impressione di come opera la ditta.

2. Il preventivo antifurto

Teniamo conto che un preventivo è composto da diverse voci, lasciando perdere la modalità di pagamento ed i tempi che si concordano prima di inserirli nel documento, ciò che conta è capire il singolo pezzo o intervento ed il relativo prezzo, quindi è importante che sia ben dettagliato con la descrizione e la marca dei singoli componenti. Insomma, solo in questo modo si possono confrontare in dettaglio i prezzi.

E’ opportuno passare ad un caso pratico per vedere cosa dovrebbe riportare un preventivo per un sistema di antifurto domestico.

2.1 La struttura del preventivo ideale

Nella simulazione che segue ipotizziamo di avere una casa composta da tre stanze e due bagni. Ogni area ha una finestra (non scendiamo troppo nello specifico per non perdere il senso dell’esercizio), magari ci sono delle porte finestre ecc…

Vogliamo adottare un sistema di allarme di buon livello e con una tecnologia adeguata ai tempi: la decisione è quella di optare per un sistema perimetrale e per il volumetrico.

Il preventivo dovrebbe essere così composto, in cui ogni voce ha un prezzo singolo indicato:

  • N. 1 centralina (marca e modello) – caratteristiche principali: combinatore telefonico, xyz zone di controllo indipendenti, capacità di mantenimento in memoria di xyz eventi, modem per la connessione internet, ecc ecc;
  • N. 1 batteria 12 V 15 A/h per alimentazione supplementare della centrale di allarme;
  • N. 1 tastiera di programmazione (se non presente nella centrale) per impostare i parametri l’antifurto;
  • N. 1 scheda di espansione per gestire fino a X zone (a volte si chiede di coprire più vani di quelli che si hanno, come box, giardino, terrazzi ecc.. e per questo motivo vengono inserite delle espansioni);
  • N. 5 contatti magnetici per la protezione del perimetro includendo porta di ingresso, finestre e porta a vetri;
  • N. 3 rilevatori d’urto che si usano per proteggere le finestre alte;
  • N. 1 rilevatore d’urto per porta finestra a vetri scorrevoli;
  • N. 3 barriere a raggi infrarossi per esterno (balconi e terrazzi);
  • N. 3 sensori radar doppia tecnologia per la protezione volumetrica;
  • N. 1 sirena per esterni autoalimentata (con caratteristiche di volume e di antieffrazione e marca);
  • N. 1 sirena da interni (sempre contestualizzata con le caratteristiche e la marca);
  • N. 1 combinatore telefonico GSM (in questo caso occorre valutare bene le caratteristiche tecniche, le prestazione e la necessità di scheda SIM). Questo elemento potrebbe essere già integrato nella centrale d’allarme;
  • N. 2 batterie per combinatore telefonico e sirena;
  • Materiale di consumo;
  • Realizzazione impianto di cablaggio, se nell’apparto non sono stati predisposti tubazioni e cavi per l’impianto di allarme;
  • Totale complessivo

In merito il totale è importante capire se il prezzo è iva inclusa o iva esclusa.

Partendo da questo esempio si possono confrontare più preventivi che scompongono l’antifurto in pezzi facilmente raffrontabili. Attenzione però a valutare anche la sezione “il preventivo comprende/il preventivo non comprende”.

2.2 Il preventivo comprende/il preventivo non comprende

Se ci fosse stato un progettista incaricato, egli avrebbe redatto un capitolato, oltre a fornire una planimetria con la distribuzione degli impianti. Vale a dire che ad ognuno degli installatori interpellati verrebbe fornito un medesimo ordine di lavoro.

Nel caso di piccoli impianti non c’è nessun progettista e ogni installatore fornisce le proprie condizioni di fornitura in un capitoletto del preventivo che può chiamarsi “il preventivo comprende/il preventivo non comprende“, piuttosto che “condizioni di fornitura” o voci simili.

Cosa potrebbe contenere questa sezione?
Eventuali cifre da pagare in più del totale precedente, in quanto ad esempio durante il sopralluogo non sono state rilevate delle misure esatte (ad esempio delle aree non accessibili dell’immobile), o comunque delle componenti di imprevisto non valutabili durante il sopralluogo.

2.3 Garanzia e assistenza tecnica

L’impianto ed i componenti devono avere una garanzia. A volte può capitare che alcuni componenti godano di un periodo di garanzia superiore di quella legale, con conseguente risparmio futuro nel caso il componente si guastasse una volta trascorsa la granzia legale.

Oltre la garanzia del nuovo impianto antintrusione è importante avere un orientamento sui costi di gestione e manutenzione dell’impianto stesso. L’assistenza potrebbe essere importante nella decisione finale, qualora la previsione dei costi si prospetti elevata (diritto di chiamata, prezzo orario, reperibilità dei materiali, ecc).

Va da se quindi capire se è previsto o meno un piano di manutenzione ordinaria, e chiederlo di inserirlo in una nota descrittiva nel preventivo.

3. Come richiedere un preventivo online

Considerando quanto detto, è importante sapere che è possibile richiedere un preventivo direttamente online, ad aziende specializzate oppure a portali che permettono di comparare più preventivi provenienti da aziende diverse.

La richiesta di preventivo richiede solamente pochi minuti, e consta in una serie di domande in cui verranno chieste informazioni molto semplici. Nello specifico verrà chiesta la città, il tipo di impianto a cui siamo interessati, la dimensione della superficie, gli accessori di cui abbiamo necessità, quante porte e quante finestre abbiamo e altre informazioni che possono essere utili.

Una volta valutata la richiesta, l’azienda o le aziende ci risponderanno, via mail o per via telefonica, fornendo il loro preventivo.

4. Consigli finali

Come si è detto la scelta finale non deve basarsi solo sul miglior prezzo, ma sulla massima efficienza dei componenti, sull’assistenza post impianto, sia dal punto di vista della monodopera che della reperibilità dei materiali, una marca a diffusione nazionale offrirà maggiori garanzie di intervento sul territorio nazionale rispetto ad una marca a bassa diffusione.

Infine un suggerimento di buon senso: un antifurto si basa sulla tecnologia, i ladri ci mettono un po’ di tempo per capirla ma alla fine trovano i modi per riuscire ad aggirarla. Conta quindi molto la possibilità di aggiornare il proprio sistema e implementarlo. L’antifurto deve durare molti anni, per cui meglio appurarsi della sua capacità di proteggere anche nel tempo.

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