
In casa propria bisognerebbe sempre potersi sentire sicuri e protetti. Certo è che, oggi, seguendo quotidianamente le notizie di cronaca, diventa piuttosto difficile non temere di esser vittime di rapine, o effrazioni, anche all’interno delle mura domestiche. Proprio per tale ragione la vendita di antifurti, allarmi ed impianti di videosorveglianza è in continua e costante crescita.
D’altro canto non c’è che l’imbarazzo della scelta: in commercio si trovano prodotti di tutti i tipi e per tutte le tasche. Sistemi d’antifurto cablati, piuttosto che wireless, o ancora soluzioni di tipo ibrido (scopri le differenze); sensori e centrali di vario tipo che possono essere, o meno, controllate da remoto; Kit precostituiti, o installazioni pensate ad hoc e cucite addosso alla vostra abitazione.
La verità è che,se si sceglie di investire del denaro per potersi sentire più sicuri,sarebbe bene per prima cosa accertarsi della validità della soluzione prescelta pertanto innanzitutto bisogna optare per un sistema valido e certificato.
Sì perché, a dispetto di quanto pensino in molti, anche l’installazione degli impianti di allarme o dei sistemi di videosorveglianza è soggetta a normative specifiche che ne regolano persino la progettazione e l’utilizzo. Se si desidera poter contare su un impianto sicuro, realizzato con componenti idonei ed installato a regola d’arte bisogna rivolgersi ad un professionista.
Ecco dunque che, l’installazione di un qualunque impianto di sicurezza dovrebbe essere affidata esclusivamente ad imprese o artigiani abilitati, che al termine dei lavori devono obbligatoriamente rilasciare la dichiarazione di conformità.
In rete, invece, spopolano i cosiddetti kit fai da te, che devono gran parte del loro successo al fatto che permettono un bel risparmio. Certo, in genere, si tratta di prodotti wireless quindi meno complessi da installare e che non necessitano quasi mai di dichiarazione di conformità.
Sappiate, però, che il grado di sicurezza che un antifurto può offrirvi non si basa solo sul tipo e sulla qualità delle componenti utilizzate, ma per buona parte è il frutto di uno studio attento da parte di qualcuno del mestiere, che sappia individuare nel migliore dei modi i possibili punti di intrusione, tenendo consto delle “criticità” della vostra abitazione.
La dichiarazione di conformità
La domanda che a questo punto sorge spontanea è: un impianto d’allarme deve sempre essere certificato? Che caratteristiche deve avere per poter ottenere la certificazione di conformità?
Di fatto, è previsto che un sistema d’allarme sia sprovvisto di dichiarazione di conformità solo nel caso in cui abbiate optato per l’installazione di una soluzione che sia totalmente senza fili. Nel caso in cui, invece, sia previsto un collegamento di qualunque tipo alla rete elettrica, allora la suddetta dichiarazione diventa obbligatoria.
Un impianto d’allarme o di videosorveglianza, al pari di un qualunque impianto elettrico, va certificato attraverso un documento detto “dichiarazione di conformità”. Questo, al termine dei lavori, deve esservi rilasciato obbligatoriamente da parte dell’installatore e serve ad attestare e garantire la conformità delle opere eseguite alle normative e alle prescrizioni di legge vigenti. Solo così potrete avere la certezza che tutto sia stato eseguito “a regola d’arte”, con materiali idonei e marchiati CE e nel rispetto della specifica norma CEI di riferimento, nella fattispecie si tratta dell’Ex Legge n° 46 del 1990, sostituita poi dalla nuova Legge n.37 del 22 gennaio 2008 e successive modifiche ed integrazioni.
Tenete conto, peraltro, che ad esempio per poter collegare il vostro impianto alla centrale di un istituto di vigilanza è indispensabile produrre questa certificazione dell’impianto.
Come fare?
Chiariti i motivi per cui è bene escludere a priori il fai da te, rivolgendosi ad un installatore qualificato, che peraltro possa fornirvi anche l’assistenza post vendita di cui potreste aver bisogno, come fare affinché questa dichiarazione vi venga rilasciata?
È un obbligo di legge! In teoria, dunque, dovrebbe essere scontato, ma dato che così non è, il miglior consiglio che possiamo darvi è quello di accertarvi fin da subito che l’installatore al quale vi state rivolgendo sia persona seria, competente ed affidabile. Come? Vi basterà richiedere già in fase di preventivo, conferma del fatto che al termine dei lavori vi sarà rilasciata la dichiarazione di conformità obbligatoria e includetela sempre nel contratto che sottoscriverete.
Se vi sentite dire che non è necessaria significa che o i materiali che utilizza quell’installatore non sono conformi, oppure lui non è in grado di rilasciarvi questo tipo di documento: in entrambi i casi rivolgetevi altrove!