Nessuno pensa al fatto che quando si accende una lampadina in casa propria, sostanzialmente, si è solo l’ultimo anello di una lunga filiera energetica, costituita da una serie di fasi intermedie che vanno dalla produzione fino al consumo da parte dell’utente finale.
Prima della liberalizzazione del mercato dell’energia le fasi di questa filiera erano sostanzialmente tre: generazione, trasmissione – distribuzione e vendita dell’energia. A queste si sono poi aggiunte la vendita all’ingrosso e la vendita al dettaglio, favorendo l’ingresso di nuovi operatori, in special modo nelle attività di generazione e di vendita. Il trasporto e il dispacciamento dell’elettricità, invece, per ragioni economiche e di sicurezza, continuano ad essere affidate a Terna in regime di monopolio.
Produzione di energia elettrica e decreto bersani
La produzione dell’energia elettrica è solo la prima fase di una più lunga filiera energetica, che prosegue portando e rendendo disponibile l’elettricità ai vari utenti finali. Dalle centrali ed dai luoghi di produzione l’energia viene trasportata raggiungendo capillarmente tutto il territorio nazionale ed infine viene distribuita nelle nostre case.
L’introduzione del decreto legge Bersani, che di fatto ha sancito la liberalizzazione del mercato energetico nazionale, ha avuto notevoli ripercussioni non solo sul fronte fornitori, bensì anche a monte sulla fase di produzione dell’energia elettrica stabilendo che non sia più possibile per alcuna azienda produttrice di energia elettrica possedere oltre la metà dell’intero mercato di produzione, né in maniera diretta né indiretta, ovvero tramite aziende consociate. Questo ha posto fine al monopolio Enel e di conseguenza è stato necessario ridefinire il settore energetico stabilendo chi a tutti gli effetti potesse produrre energia.
Chi sono i produttori di energia?
Si potrebbe pensare d’istinto ai grandi nomi (Enel, Eon, Edison, ..) che possegono le grandi centrali che spesso vediamo lungo le coste ed autostrade, in realtà è un produttore un’azienda o un privato che ha un impianto di produzione di energia elettrica connesso in rete. Quindi il signor Rossi che possiede un impianto fotovoltaico sul tetto è un produttore di energia, così come il sig. Bianchi che un impianto mini eolico connesso in rete.
La produzione italiana
In Italia il fabbisogno di energia elettrica è soddisfatto solo in parte dalla produzione nazionale, mentre una quota viene coperto da importazioni estere, per lo più da Francia, Svizzera e Slovenia. Per lo più, chi produce energia elettrica lo fa sfruttando fonti non rinnovabili, ovvero combustibili fossili quali gas naturale, petrolio e carbone. Detto ciò, anche in virtù delle politiche incentivanti, il contributo alla produzione totale di energia da fonti rinnovabili negli ultimi anni sta aumentando costantemente, registrando l’ingresso di nuovi attori specificatamente dedicati a tale settore.