Allarme antifurto: cosa fare in caso di animali in casa?

animali domestici

L’antifurto è un sistema molto importante per proteggere la nostra casa dai malintenzionati, e per molte persone la sicurezza della propria abitazione, specialmente quando in casa non c’è nessuno, è fondamentale.

Il problema è che spesso la casa non è completamente vuota: gli amici a quattro zampe, cani, gatti ma anche animali più piccoli come gli uccelli, spesso si trovano in casa per tutta la giornata, oppure rimangono da soli quando non ci siamo. L’antifurto ha lo scopo di spaventare i ladri, ma ha l’effetto collaterale di poter spaventare anche i nostri animali, che potrebbero aver paura e anche farsi del male per comportamenti istintivi.

In questo articolo ci chiediamo: qual è il miglior antifurto per chi ha animali in casa, o almeno cosa bisogna evitare nell’installazione dell’antifurto se ci sono animali in casa?

Lo abbiamo chiesto al Dott. Valerio Guiggi, medico veterinario che nella sua attività è un veterinario nutrizionista ma che, da medico veterinario e (soprattutto) appassionato di tecnologia, ha acconsentito a fornire dei consigli utili.

Gli animali che vivono all’aperto

In molte abitazioni, gli animali hanno la possibilità, sempre o in alcuni casi, di uscire in un giardino o comunque in parti aperte, non interne.

In questa situazione bisogna sempre ricordare che l’udito di un cane e di un gatto è molto più fine rispetto al nostro, e in particolare la forza con cui percepiscono i suoni è maggiore (pensiamo ai problemi che hanno con i fuochi d’artificio); in più, sono in grado di sentire frequenze maggiori (suoni più acuti) rispetto a noi umani.

Quando l’animale vive all’aperto (e se è un cane, per la sua territorialità, è già lui stesso un buon antifurto!) bisogna soprattutto cercare di evitare i dispositivi sonori, come le sirene da esterno che avvertono il vicinato dell’intrusione.

Infatti il suono, nel perimetro della casa, è molto acuto, e potrebbe spaventare gli animali che potrebbero cercare di scappare, o di nascondersi, magari provocandosi da soli dei danni.

In questa situazione è da preferire un antifurto interno, che sfrutti qualunque modalità (anche le sirene da interno, perché le mura schermano il suono), e potrebbe essere utile il lampeggiante da esterno, sempre attivo che segnala la presenza dell’allarme, che produce una luce limitata a cui gli animali riescono ad abituarsi senza problemi.

Gli animali che vivono in casa

Il problema maggiore è per gli animali che vivono in casa senza possibilità di uscire.

La soluzione più immediata è quella opposta, cioè preferire un antifurto perimetrale, se possibile, tipologia di antifurto che individua gli intrusi quando si trovano davanti alla finestra o al giardino e, in modo silenzioso, avverte il proprietario sul cellulare anche mostrando i video di eventuali telecamere di sicurezza. L’assenza di sensori sonori, sia a porta/finestra/tapparella che di sirene interne mette l’animale nelle migliori condizioni per poter vivere tranquillamente un’eventualità del genere.

E’ pur vero, però, che in diverse situazioni (come gli appartamenti) non si possono mettere i sensori da esterno, ed è per questo motivo che si può comunque optare per un antifurto interno che rispetti, però, delle regole di base.

  • Evitare le sirene da interno: questa componente dell’antifurto emette dei suoni fortissimi, che hanno lo scopo di spaventare il ladro e che, naturalmente, possono spaventare anche gli animali domestici, senza differenze. Sconsigliate in generale, anche se abbiamo la possibilità di chiudere l’animale in una stanza diversa da quella della sirena (cosa che, in generale, non è il caso di fare).
  • Evitare il nebbiogeno: non perché sia irritante, ma perché specialmente gli animali carnivori (cane e gatto) hanno una buona vista da lontano, che per loro rappresenta un modo per capire che cosa succede, in particolare per i gatti che vedono molto bene anche al buio. Limitare la loro visibilità non li aiuta certo a ridurre la sensazione di pericolo che possono avere in una situazione del genere.
  • Scegliere sensori volumetrici che riconoscano gli animali: esistono sempre più sensori volumetrici (cioè, i sensori che si accorgono dei movimenti) che sono in grado di rilevare il passaggio di un animale domestico rispetto a quello di una persona. Servono soprattutto ad evitare che l’allarme suoni quando il cane o il gatto ci passa davanti, quindi ad evitare i falsi allarmi. I sensori volumetrici sono utili anche per richiamare subito la centrale operativa, o essere avvertiti su smartphone, di eventuali intrusioni.
  • Installare le telecamere interne: è una delle soluzioni migliori quando ci sono gli animali, perché oltre a poter controllare anche a distanza che cosa sta succedendo in casa è possibile anche controllare cosa fanno il cane e il gatto, anche per motivi completamente indipendenti dai furti.
  • Utilizzare le protezioni passive: altamente raccomandate per i gatti, soprattutto per evitare che possano scappare o cadere dai balconi, sono utili in doppio senso anche per evitare i furti. Anche protezioni semplici da rimuovere per una persona (come le reti) richiedono comunque tempo per il ladro per essere rimosse, che potrebbe desistere dal furto.

2 Commenti

  1. Buongiorno, ho un problema con il mio gatto.
    Lui è libero e anche di notte esce, purtroppo fa scattare spesso l’allarme della vicina che si è lamentata più volte.
    Addirittura vuole installare delle Trappole.
    L’allarme è settato con i sensori bassi perché la signora ha paura dei malvivente che potrebbero strisciare per terra.
    Come si può fare? È vero che non esistono sensori da esterno per-friendly?

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