Scambio sul Posto GSE: cos’è e come funziona

Se stai facendo installare un impianto fotovoltaico a casa o in azienda, o stai pensando di farne installare uno, avrai sicuramente sentito parlare della possibilità di stipulare la convenzione di Scambio sul Posto con il GSE (Gestore dei servizi energetici).

Ti stai chiedendo cos’è questa convenzione, quale sia il suo funzionamento, quali vantaggi economici potresti ottenere e se ne puoi fare richiesta anche tu?

Bene, con questo articolo proveremo a rispondere a tutte le tue domande in maniera semplice ed esemplificativa.

impianto fotovoltaico

1. Che cos’è lo Scambio sul Posto e come funziona?

Per capire cos’è lo Scambio sul Posto è necessario fare una piccola premessa sul funzionamento di un impianto fotovoltaico e sul sistema di accumulo dell’energia prodotta, qualora fosse presente.

Un impianto fotovoltaico produce, di norma se dimensionato bene, una tale quantità di kWh di energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno elettrico annuo della tua abitazione o della tua azienda. Produrrà energia elettrica nelle ore della giornata in cui è presente l’energia solare, dandoti la possibilità di sfruttare la quantità di energia prodotta nelle ore diurne in modo diretto (autoconsumo) e conservare l’energia generata in eccedenza all’interno di sistemi di accumulo (qualora il tuo impianto li preveda) per poi consumarli nelle ore notturne o nelle mattine grigie.

Ma se l’impianto non ha il sistema di accumulo o lo stesso è pieno che ne sarà dell’energia prodotta e non consumata?

Se si attiva il contratto di Scambio sul Posto, l’energia prodotta in eccedenza e non auto-consumata al momento della produzione, verrà immessa all’interno della rete elettrica e prelevata a compensazione economica, in un secondo momento di necessità. (Ad esempio, durante le ore notturne, quando la luce solare sarà svanita e l’impianto fotovoltaico non avrà più le stesse capacità di produzione diurna).

Cioè è una sorta di accumulo virtuale in rete che però viene compensato economicamente è non una vendita di energia: facciamo un esempio?

Se nel mese X immetto in rete 100 kwh e nel mese Y ne consumo 80 kWh , avrò diritto nel mese Y una compensazione economica di 80 kwh, i 20 restano per i mesi successivi. Se fosse stata una vendita nel mese mese X immettendo 100 kwh mi avrebbero pagato 100.

Quale può essere il punto di forza dello scambio sul posto rispetto la vendita?
Nella vendita otterremo un compenso legato al prezzo dell’energia nel momento della vendita stessa, con lo scambio sul posto otteniamo:

• il valore della componente energia, calcolato come minimo tra il valore dell’energia prodotta al momento dell’immissione (produzione) e il valore dell’energia prelevata dalla rete (consumo);
• gli oneri di rete.

Visto che l’obiettivo di chi installa un fotovoltaico per il proprio autoconsumo non è vendere l’energia, con loscambio sul posto potrebbe recuperare qualche centesimo in più rispetto la vendita.

2. Quanto e Come paga il GSE a Kw/h per lo Scambio sul Posto?

Il servizio di Scambio sul Posto viene erogato dal GSE (Gestore Servizi Energetici) quando, chi ne fa richiesta, è in possesso di un impianto per il consumo e per la produzione di energia elettrica connesso ad unico punto con la rete pubblica.

Attualmente il GSE rimborsa tutta l’energia immensa in rete e ri-prelevata ad una tariffa media di 0,16€ a Kw/h: perchè parliamo di tariffa media? Perchè tutto dipende dal valore di mercato dell’energia al momento del prelievo ed al momento dell’immissione, così come è stato illustrato nel paragrafo precedente.

I compensi legati alla convenzione di scambio sul posto vengono erogati con modalità semestrale in acconto e su base annuale in conguaglio. La tariffa è variabile periodicamente in quanto è legata al prezzo di mercato dell’energia elettrica. Da notare che la remunerazione non coincide al 100% del costo complessivo del kWh , cioè non viene rimborsato il costo dell’iva e di alcuni componenti che costituiscono i

In relazione agli acconti del primo semestre i contributi saranno pubblicati in bolletta entro il 15 maggio dell’anno in corso, e rimborsati entro il 15°giorno lavorativo del mese di giugno, mentre per il secondo semestre i mesi di riferimento per la pubblicazione e l’erogazione del rimborso saranno ottobre e novembre.

In riferimento al conguaglio annuale, invece, il GSE pubblicherà i dati relativi ai contributi entro il 15 del mese di maggio dell’anno di competenza mentre l’erogazione del rimborso sarà effettuata entro il 15 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento del conguaglio.

3. Chi può sottoscrivere un contratto di Scambio sul Posto e come?

Partiamo dalle cose semplici, possono accedere al servizio due tipologie di clienti in relazione al proprio impianto di produzione:

• Il cliente finale che è all’interno di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC) e che è anche produttore di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione che costituiscono l’ASSPC.

• Il cliente finale che è titolare di un insieme di punti di prelievo e immissione ed è anche produttore di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione connessi per il tramite dei già menzionati punti.

Come stipulare una convenzione di scambio sul posto?

Se si possiede un impianto di produzione che non superi i 200KW si può aderire al servizio in due modi: con Modello Unico e con Modalità standard.

Modalità Standard: È necessario presentare un’apposita richiesta di adesione allo Scambio Sul Posto attraverso il portale del GSE entro 60 giorni dalla data di attivazione dell’impianto: i documenti richiesti ad oggi sono documento d’identità del titolare, ultima bolletta di fornitura, attestazione TERNA e verbale di attivazione impianto.

• Modello Unico (iter semplificato): facendo contestualmente richiesta alla domanda di connessione al proprio gestore di rete, successivamente, una volta ricevuta la richiesta, il GSE attiverà il servizio ed invierà all’utente un link per la consultazione della propria convenzione direttamente nell’area clienti.
Il contratto sarà valido a partire dalla data di attivazione della connessione, così come comunicata dal gestore di rete.

Una volta attivato, il contratto avrà durata annuale solare e sarà rinnovato tacitamente.

4. Conviene attivare lo Scambio Sul Posto?

Come abbiamo visto richiedere l’attivazione del contratto dello Scambio sul Posto è una procedura semplice ed immediata, ma conviene aderire? La risposta è “dipende

Se l’impianto è stato dimensionato per l’autoconsumo, cioè non ci sarà energia in esubero che poi non ri-consumerai nei momenti di mancata produzione, conviene perchè recuperarai gli oneri di rete.

Se l’impianto invece ha tanta energia in esubero che non consumerai mai in altri momenti, no perderesti il valore dell’energia e quindi meglio un contratto di vendita, come ad esempio il ritiro dedicato.

in quanto quando si parla di Scambio sul Posto il costo che andremo a pagare per l’energia prodotta e ri-prelevata sarà maggiore rispetto alla tariffa pagata per l’energia immessa nella rete. Quindi

Dunque, conviene se l’energia prelevata dalla rete è più o meno simile ai kw immessi, altrimenti conviene optare per degli impianti fotovoltaici dotati di sistemi di accumulo a batteria.

5. Scambio Sul Posto o sistema di accumulo?

Se invece di usare la rete come sistema di accumulo virtuale si utilizzasse un sistema di accumulo di proprietà?

Con il sistema di accumulo (SDA) risparmi il 100% del costo dell’energia in esubero e poi riconsumata (ad esempio 25 centesimi contro 16) però c’è da tenere in conto che il sistema SDA ha un costo e quindi bisognerebbe capire il volume di energia scambiata.

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