
Quali sono le motivazioni che inducono a far suonare la sirena di un impianto dell’allarme se c’è viene a mancare l’energia elettrica?
Il problema è molto diffuso e, spesso, capita proprio nei momenti meno opportuni. Si pensi ad esempio a quando un temporale determina un improvviso blackout: la corrente elettrica viene a mancare nel vostro appartamento, e la sirena inizia a suonare. Una bella seccatura che… oggi cercheremo di affrontare comprendendo per quali motivazioni l’allarme suona se manca l’alimentazione elettrica, e come poter rimediare!
La soluzione al problema: sostituire la batteria
Se anche a voi è capitato almeno una volta questo problema, probabilmente sarai sufficientemente curiosi delle sue ragioni e, soprattutto, dei modi con cui si può correre ai ripari.
Iniziamo con il ricordare che le sirene autoalimentate lavorano grazie alla presenza di un’alimentazione di energia che arriva dalla centrale, e che permette di tenere in carica la batteria interna. Il riferimento all’autoalimentazione è chiaro: l’alimentazione è fornita in maniera costante dalla batteria, e non direttamente dall’energia elettrica di rete.
Se questo è sufficientemente accertabile, allora per quale motivo l’assenza di energia elettrica fa suonare l’allarme, magari mandando su tutte le furie il vicino di casa?
In un sistema “normale” e privo di problemi quando manca la corrente vi è comunque l’energia della batteria della centrale a lasciare attiva la rete dell’impianto antifurto, in un sistema con batteria della centrale scarica o esaurita, ovvero che ha finito il suo ciclo di vita, la mancanza della rete 220V determina lo spegnimento della centrale e l’attivazione della sirena in quanto l’assenza di segnale viene interpretato come atto di sabotaggio (potrebbe essere un ladro che è riuscito a neutralizzare la centrale staccando rete e batteria).
In altri termini, la batteria non sarà più in grado di alimentare la centrale, e dunque la sirena – vedendosi mancare improvvisamente l’alimentazione – andrà in allarme. Dovreste dunque aver già intuito come risolvere il problema: bisogna cambiare la batteria della centrale!
È un’operazione che si può fare da soli?
Probabilmente no. Cambiare la batteria non è l’equivalente della sostituzione delle batterie del telecomando o di un comune elettrodomestico. Per poter sostituire la batteria bisogna infatti porre l’intero impianto in modalità “manutenzione” e, solo dopo, poter operare con la rimozione della vecchia e l’installazione della nuova. quindi è bene, onde evitare danni maggiori, rivolgersi ad un impiantista qualificato.
Come prevenire che l’allarme che suona per mancanza di energia elettrica?
Il modo migliore e più pratico per poter prevenire l’allarme che suona per mancanza di energia elettrica è quello di fare un test periodico alla portata di tutti. È sufficiente togliere la corrente elettrica e verificare se la sirena d’allarme suona o meno. In caso positivo, si può contattare il proprio tecnico specializzato di fiducia.
Oppure se non si vuol fare questo test e visto che generalmente la durata media della batteria di una centralina è di circa 2 anni, si potrebbe procedere alla sostituzione una volta decorso tale termine, senza necessariamente attendere il suo esaurimento completo.
Quanto costa il cambio della batteria?
Il costo della batteria è piuttosto basso: in commercio si trovano batterie ufficiali tra i 10 e i 20 euro. Tuttavia, a volte il costo maggiore è legato alla necessità di ricorrere a un intervento tecnico per poter effettuare la rimozione della vecchia e l’installazione della nuova. Ne consegue che il prezzo potrà lievitare a 50 o 100 euro. Non disperate, però: l’opportunità di avere un tecnico in casa permetterà anche di verificare la bontà dell’impianto.