
Quando bisogna realizzare un nuovo impianto citofonico o sostituire o riconvertire uno esistente, nascono mille domande su quali caratteristiche debba avere, sulle forme e l’impatto estetico, nonchè sul costo da sostenere. Vediamo di dare risposta a qualche domanda.
La tecnologia a 2 fili
Una volta il cablaggio di un impianto citofonico era abbastanza costoso, sia in termini di manodopera che di cavi, infatti bisognava posare un cavo per il video, un cavo multicoppia per la parte audio e apri-porta e un altro multicoppia per i campanelli. Oggi basta un cavo a 2 fili ed è tutto risolto. Certo non è un cavo comune, però i costi si riducono.
Il sistema a 2 fili comporta vantaggi anche laddove si deve convertire un impianto citofonico in quanto basta sfilare il vecchio cavo ed inserire nelle tubazioni esistenti il nuovo.
Per quanto riguarda la componentistica cambia il modo di operare della stessa: prima era in analogico, oggi in digitale.
Come si accennava prima il cavo non sarà un cavo comune poichè deve essere tale da rimanere immuni dai disturbi esterni ed essere di sezione coordinata con la lunghezza del percorso di installazione. Non ci dilunghiamo sull’argomento, in quanto è compito dell’installatore utilizzare un cavo idoneo per il vostro nuovo impianto.
Il tipo di pulsantiera esterna
La prima discriminante nella scelta di una pulsantiera esterna èè il contesto in cui ci si trova ad operare.
In un condominio ci sarà bisogno di una pulsantiera esterna con più posti in funzione di quanti sono gli appartamenti che compongono il complesso residenziale, mentre in una villa, unifamiliare o bifamiliare che sia, saranno sufficienti soluzioni più contenute e compatte.
Talvolta, poi, è bene optare per soluzioni più robuste ed antiscasso, questo tipo di pulsantiere avranno un’estetica più rozza a vantaggio di una maggior robustezza.
La posizione in cui andrà installata la pulsantiera a volte vincolerà la scelta della stessa, se ad esempio nell’area esterna non è prevista una pensilina o qualche soluzione che la protegga dalla pioggia, questa dovrà un grado di protezione IP (protezione contro la penetrazione di liquidi e polveri) che la protegga dalla penetrazione dei liquidi.
Scelte le dimensioni e gli optional entra in gioco il design: oggi in commercio si trovano pulsantiere dal design futuristco, fino ad arrivare quelle stile vintage.
Il videocitofono interno
Qui possiamo dire che subentrano però questioni di gusto che riguardano l’estetica dell’oggetto, il suo colore, la sua finitura e forma; nonché bisogna valutare quali funzioni si desidera abbia il videocitofono in questione.
Se si vuol coniugare essenzialità e costo contenuto si può adottare il classico videocitofono bianco con cornetta, display e tasti fisici.
Volendo spendere qualcosina in più è possibile optare per elementi con display touch, che oltre a farvi vedere chi vi sta cercando,integrano le varie funzioni del video citofono. Questi posti interni sono davvero belli ed eleganti, ma anche estremamente facili ed intuitivi da utilizzare.
Un ulteriore plus è la connessione in rete (parliamo di dispositivi IOT) che possono essere gestiti da remoto tramite apposita App installata sul proprio cellulare. In poche parole se non vi trovare in casa e qualcuno suona voi potete rispondere dallo smartphone. Sembra solo una frivolezza ma potrebbe essere utile se aspettate il corriere o una raccomandata, oppure una protezione contro un malintenzionato che prima di tentare un furto vuole accertarsi che in casa non ci sia nessuno (insomma una sorta di antifurto).
Vi sono poi soluzioni ad hoc pensate per i diversamente abili ed altre da tavolo, qualora l’opzione da muro tradizionale, per qualche ragione, non risultasse percorribile.
Il kit videocitofonico per risparmiare sui materiali
La maggior parte dei produttori hanno a listino appositi kit, solo audio o anche video: si tratta di soluzioni precostituite, pronte da installare e che al loro interno comprendono sia la periferica interna che quella esterna e consentono di risparmiare un po’ sui costi dei materiali. Il videocitofono è un impianto soggetto al DM 37/08 quindi va installato da un impiantista qualificato, che in questo caso fornirà manodopera, cavi e materiali di consumo e rilascerà a fine lavori la dichiarazione di conformità.
Concludendo
Volendo scegliere un impianto videocitofonico oggi la tecnologia a 2 fili risulta molto versatile indipendentemente che si tratti di nuova installazione o trasformazione del vecchio. una volta scelto un buon impiantista, il passo successivo sarà quello di scegliere fra le decine di proposte sul mercato per design e funzioni, più o meno smart.