
Quasi sempre, quando si decide ristrutturare casa è indispensabile intervenire facendo installare un nuovo impianto elettrico. Questo, non solo dovrà rispecchiare le mutate esigenze abitative, ma ovviamente dovrà anche essere sicuro e perfettamente a norma.
È più che normale, dunque, chiedersi quanto possa venire a costare un intervento del genere, ma dare una risposta univoca a questa domanda non è poi così semplice, poiché le variabili che entrano in gioco nella definizione del prezzo finale di un impianto elettrico sono innumerevoli. Vediamo di capire quali fattori influenzano il preventivo di un impianto elettrico e come riuscire ad ottenere una previsione di spesa quanto più possibile veritiera, prima di dar corso ai lavori.
2. Le voci del preventivo impianto elettrico
3. Prezzi di punto luci e punto prese
4. Realizzazione tracce e ripristino: una spesa spesso sottovalutata
5. Dichiarazione di conformità
6. Richiedere un preventivo
7. Conclusioni
1. Idee chiare: primo passo per un preventivo corretto
Partiamo dal presupposto che, quando si ha a che fare con il rifacimento completo di un impianto elettrico, per riuscire ad avere un preventivo quanto più possibile veritiero è necessario avere in mano un progetto dettagliato di ciò che si vuole realizzare, progetto che non per forza debba essere redatto da un professionista.
Chiaramente, le dimensioni dell’abitazione con cui si ha a che fare contano ed un impianto per un monolocale di 50 mq, mediamente a parità di dotazioni, costerà meno di quello per una villa su due piani da 100 mq ciascuno. Bisognerà però, poi, capire anche qual è la potenza dell’impianto, quanti punti luce si desidera avere, dove e di che tipo; quanti interruttori e quante prese, nonché di che tipologia.
Infine, bisognerà valutare le dotazioni extra, a partire dalla classica predisposizione per l’impianto di condizionamento e per quello d’allarme, fino ad arrivare a dispositivi più innovativi, come quelli domotici. Insomma, il range di spesa è molto variabile e strettamente dipendente dalle richieste specifiche dell’utente finale: più questo avrà le idee ben chiare fin da subito su ciò che vuole e più i preventivi potranno essere accurati e veritieri.
Diversamente chiunque doveste interpellare per farvi un prezzo prenderà la pianta della vostra casa e considererà quelle che normalmente sono definite dotazioni standard. A questo punto ad ogni aggiunta o modifica vedrete il prezzo inizialmente pattuito lievitare, ma il problema sta a monte!
2. Il preventivo per la realizzazione di un impianto elettrico?
Solitamente un impianto elettrico per civile abitazione viene conteggiato a punto luce e punto presa. In poche parole, viene fissato un prezzo e poi a lavoro ultimato si effettua il conteggio a misura di ciò che è realizzato.
Al costo di punto luci e punto prese, vanno sommati i costi di altri parti dell’impianto quali quadri elettrici, predisposizioni per impianti speciali quali antifurto, diffusione sonora, citofono, … ecc.
Le dorsali di distribuzione interna (quindi tubazioni e cavi) sono sempre, salvo casi eccezionali, inclusi nel costo del punto luce e punto presa; mentre gli oneri per realizzare le tracce nella muratura ed il ripristino delle stesse, sono quasi sempre escluse (può capitare che un impiantista elettrico possa farsi carico di queste voci). Comunque per essere sicuri di quali costi comprenda un punto luce o un punto presa è bene leggere la descrizione in preventivo.
3. Prezzi di punto luci e punto prese
Come dicevamo nel punto precedente il costo dei punto luce e punto prese che compongono un impianto elettrico hanno un peso rilevante sulla voce di spesa totale. Nella tabella qui sotto si riportano alcuni prezzi a titolo informativo. I prezzi si riferiscono a prese e punti di comando di serie civile base (vedere punto successivo)
Descrizione | Prezzo |
Punto luce interrotto, compreso di interruttore, placca e supporto | 40-60€ |
Punto luce a doppia accensione, compreso di interruttori, placca e supporto | 60-90€ |
Interruttore bipolare completo di placca e supporto | 50-70€ |
Punto presa di corrente bipasso, compreso di presa, placca e supporto | 40-60€ |
Punto presa di corrente schuko, compreso di presa, placca e supporto | 45-65€ |
Punto presa USB, compreso di presa USB, placca e supporto | 55-75€ |
Punto presa TV, compreso di presa TV, placca e supporto. Escluso antenne TV. | 50-70€ |
Punto presa telefono, compreso di presa telefonica RJ11, placca e supporto. | 50-70€ |
Punto presa dati, compreso di presa telefonica RJ45, placca e supporto. | 50-70€ |
La variazione di prezzi e legata alle differenze di prezzo di manodopera tra le varie regioni d’Italia. Ad esempio, nelle grandi città come Milano o Roma, o dove la richiesta è maggiore, i prezzi sono più alti; così come al Nord, mediamente, tutto costa più che al Sud. Per avere un’idea più precisa sarebbe corretto far riferimento al Listino Opere Edili della Camera di Commercio della Provincia in cui si abita.
Fornendo a titolo puramente informativo, l’entità della spesa che dovrete essere disposti a sostenere per rifare l’impianto elettrico di un appartamento di 100 mq, si può dire che la fornitura e posa di un tradizionale impianto da 3 kW realizzato sotto traccia, parte dai 4500-5000 euro più IVA. Questo è un prezzo indicativo chiavi in mano, ovvero compresi punti luce e forza, messa a terra, quadro elettrico, TV, telefono e citofono ed incluse le assistenze murarie.
3.1 La serie di interruttore e prese fa variare il prezzo
La scelta di marca e serie per interruttori, prese e placche incide notevolmente sul prezzo. Tra la placca di una base (solitamente placca in plastica colore avorio) ad una placca premium (magari in materiale metallico colorato) possono esserci anche 5-10€ differenza. Lo stesso discorso per interruttore e prese: salendo di serie cambiano le finiture e i prezzi salgono, a volte anche del doppio. In virtù di ciò è importante capire in fase di valutazione di un preventivo marca e serie di ciò che verrà installato.
4. Realizzazione tracce e ripristino: una spesa spesso sottovalutata
Per capire cosa determina il prezzo di un impianto elettrico bisogna sapere come viene realizzato. Normalmente è necessario tracciare sui muri il percorso che dovranno compiere tubazioni e cavi ed eseguire poi apposite scanalature, rompendo la muratura esistente; andranno poi posizionate le varie cassette, le scatole di derivazione, i tubi in cui passare i cavi e chiaramente andrà installato il quadro generale. Una volta fatto ciò le pareti andranno rasate e ritinteggiate, infine bisognerà provvedere a passare tutti i cavi ed a collegarli correttamente tra loro e agli apparecchi dedicati.
Il costo di un impianto elettrico dunque non è esclusivamente dato dal “conto dell’elettricista”, poiché questo necessiterà di un’assistenza muraria apposita, prima e dopo il suo passaggio: in realtà la cosa migliore sarebbe che muratore ed impiantista lavorassero in sinergia.
In virtù di ciò è importante capire i prezzi del preventivo cosa comprendono. Solitamente l’onere delle tracce, la muratura di pozzetti ed il ripristino delle tracce è escluso dal preventivo dell’impianto elettrico e quindi conteggiate a parte.
Quanto ammontano le opere murarie?
Purtroppo non c’è un listino nazionale: in alcune zone si applica una percentuale al costo dell’impianto, in alcune si effettua un conteggio a metro lineare di traccie ed in altre si conteggia a ore di manodopera e materiali impiegati.
5. Dichiarazione di conformità
A prescindere dalle dotazioni previste e dalla spesa preventivata, ricordatevi che nel momento in cui decidete di far rifare l’impianto elettrico della vostra abitazione, dovrete assolutamente evitare il fai da te ed affidarvi ad un elettricista esperto, che a fine lavori dovrà obbligatoriamente consegnarvi la cosiddetta Dichiarazione di Conformità dell’impianto. Si tratta di un documento importantissimo, che non solo vi garantisce che il tutto è stato eseguito nel rispetto della normativa vigente, ma che, peraltro, risulta indispensabile per richiedere l’agibilità, nonché per vendere o affittare casa.
Ma quanto costa la certificazione dell’impianto?
Nulla, l’installatore abilitato ai sensi del DM 37/08 dovrà rilasciarla a fine lavori senza sovrapprezzo.
6. Come richiedere un preventivo
La richiesta di un preventivo per l’impianto elettrico può essere fatta sia a un’azienda specializzata, sia online, anche tramite comparatori di preventivi che inviano, in contemporanea, richieste a più aziende.
Il preventivo per un impianto elettrico è naturalmente commisurato alla realtà edilizia che, tuttavia, essendo per lo più non esistente al momento della richiesta (nella maggior parte dei casi si tratta di edifici in costruzione) potrebbe subire diverse variazioni, in base a vari fattori.
In ogni caso, richiedere il preventivo è sempre utile per avere, quantomeno, un’idea in linea di massima della spesa che ci aspetta
7. Conclusioni
In questa guida avete visto che il calcolo del costo non è semplice in quanto il prezzo finale dipende non solo dalle dotazioni dell’impianto elettrico, ma anche dalla tipologia di interruttori e prese scelte, nonchè dalla conformazione geometrica della casa stessa.