
Anche in bagno, così come in ogni altro ambiente di una qualsivoglia abitazione, è necessario predisporre adeguatamente i vari elementi che compongono l’impianto elettrico, progettando tutto con cura ed attenzione, nel rispetto delle normative vigenti. Dai punti luce, alle prese, fino agli interruttori: ogni cosa andrà posizionata ad hoc per poter essere utilizzata senza problemi ed in sicurezza.
In un locale di questo tipo, però, valutare la praticità e funzionalità del tutto non è sufficiente. Nei bagni bisogna tenere bene presente un pericolo aggiuntivo che in altre stanze della casa, come ad esempio il living o le camere da letto non c’è: parliamo dell’acqua e delle condizioni di basso isolamento del corpo umano (spesso si è svestiti o parzialmente svestiti).
Ecco, allora, che per realizzare l’impianto elettrico del bagno bisogna attenersi a delle norme di sicurezza speciali, identificando le diverse zone di rischio. Vediamo, di capire molto sinteticamente come procedere ed a cosa prestare attenzione.
Il bagno e le sue zone di rischio
Ogni ambiente bagno, ai fini di un’adeguata progettazione impiantistica ed elettrica, viene suddiviso in quattro zone di rischio diverse. Ciascuna di queste aree corrisponde ad un ben preciso livello di pericolosità. Analizziamole una ad una.
ZONA 0
La zona 0 è quella più pericolosa, poiché esposta a diretto a contatto con l’acqua. Rientrano in quest’area il volume interno alla vasca da bagno e il piatto doccia. Qui, chiaramente, non è possibile installare alcuna apparecchiatura o presa elettrica.
ZONA 1
La zona 1 è di fatto quella che si presenta in diretta continuità con la zona 0. Essa comprende, dunque, le pareti sovrastanti la vasca da bagno ed il volume sovrastante il piatto doccia (quello racchiuso all’interno del box, per intendersi). In altezza questa zona è limitata a 2,25 m da terra, tranne nei casi in cui il fondo della vasca o della doccia siano posizionati ad un’altezza superiore a 15 cm. In questi frangenti i 2,25 m verranno misurati a partire dal fondo dell’elemento e non dal pavimento.
ZONA 2
La zona 2comprende il volume immediatamente adiacentealla vasca da bagno e/o al piatto doccia e si estendeper 0,6 m in orizzontale, anch’essa fino a 2,25 m in altezza, con la distanza verticale misurata sempre dal pavimento.
ZONA 3
La zona 3 comprende di fatto tutto il volume esterno alla zona 2 entro i 2,4 m di larghezza. All’interno di questa zona si possono dunque disporretutte le prese necessarie per il normale utilizzo di elettrodomestici quali la lavatrice, l’asciugatrice o il boiler elettrico.
Cosa si può installare nelle varie zone?
Le prime tre zone 0, 1 e 2, non sono in alcun modo compatibili con l’installazione di scatole di derivazione. Nell’area 0 la norma proibisce proprio l’installazione di qualunque tipo di dispositivo.
A partire dalla zona 1, possono essere installati interruttori di circuiti a bassissima tensione (non superiore a 12 Volt) di tipo SELV (Safety Extra Low Voltage), ma la sorgente SELV deve essere sempre esterna alle zone 0, 1, 2.
Ecco allora che la zona 2 è la prima area in cui è possibile pensare di collocare prese a spina, purché queste siano approvvigionate attraverso trasformatori isolati in Classe II, a bassa potenza ed inseriti direttamente all’interno delle stesse prese a spina. Banalmente, parliamo delle classiche prese che normalmente si trovano vicino allo specchio, ma sempre a debita distanza dal lavandino e che consentono di utilizzare agevolmente strumenti quali epilatori femminili o rasoi elettrici da barba.
La zona 3 è invece quella in cui, come già detto, si riesce ad avere la massima libertà di installazione di prese. Qui possono essere inserite prese a spina e altri dispositivi, sempre protetti tramite separazione elettrica individuale, alimentazione SELV ed altre forme di protezione supplementare.
Come progettare l’impianto elettrico del bagno
Una volta che sono state individuate le zone di rischio si può cominciare a progettare l’impianto elettrico del bagno. La principale norma tecnica a cui far riferimento è la Norma CEI 64-8. Ora però vogliamo concentrarci sulle dotazioni minime che è bene prevedere all’interno di un bagno, sia in termini di luci, prese ed interruttori e capire dove andare a posizionarli.
Punti luce
All’interno di un bagno la dotazione minima di punti luce ed interruttori varia molto a seconda delle esigenze del singolo utente, delle dimensioni e della conformazione del locale stesso e di come si intende attrezzarlo ed arredarlo. Tendenzialmente vi sono sempre almeno due punti luce distinti, uno generale, comandato dall’esterno ed uno (o più d’uno), invece, più puntuale, comandato dall’interno e dedicato alla zona specchio/lavabo. In entrambi i casi, gli interruttori vanno posti normalmente ad un’altezza da terra pari a 110 cm circa.
Prese
Anche per quanto riguarda le prese, tipologia, numero e posizione varieranno molto a seconda dei casi. In generale, se la lavatrice ed eventualmente anche l’asciugatrice devono trovar posto all’interno del bagno, sarà bene posizionare due prese forza dedicate (Schuko o Schuko+bipasso) ed un interruttore bipolare, che all’occorrenza consenta di “staccare completamente” i due elettrodomestici dalla corrente. Queste potranno trovarsi a 30 cm di altezza e distanziate l’una dall’altra di 60 cm nel caso in cui i due elementi vadano affiancati, oppure una sopra l’altra ad altezze diverse (tipo una a 30 cm e l’altra a 110) se si prevede la classica colonna, in modo da non avere mai cavi in giro.
È bene poi pensare ad una o due prese accanto allo specchio ed una in basso, che potrà servire per attaccarvi l’asciugacapelli o l’aspirapolvere, sempre da posizionare stando attenti al rispetto delle zone sopraelencate. Anche se la dotazione minima prescritta per legge è una sola presa o due in caso una serva la lavatrice.
Interruttori
In un bagno tra gli interruttori annoveriamo senza dubbio quelli di comando dei punti luce, quello bipolare per lo stacco della lavatrice (qualora questa sia presente) ed eventualmente il sali scendi per l’apertura e chiusura delle tapparelle.
Il campanello
Per concludere la nostra carrellata, però, manca ancora un elemento: il campanello, altrimenti detto “punto di chiamata a ronzatore”. Si tratta di un tasto azionato da un tirante, che viene posizionato sopra la vasca e la doccia in modo da poter essere azionato dall’utente in caso di emergenza.
Concludendo
Come avrete capito, nel progettare l’impianto elettrico di un bagno, oltre a questioni pratiche ed estetiche, è indispensabile tener debito conto anche della normativa e dei fattori legati alla sicurezza. Nulla può essere lasciato al caso.